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Lezione sul progresso, Elio: “Oggi i robot imitano gli umani. Negli anni ’80 eravamo noi ad imitarli”.

La società dei robot: nuovi amici o antichi schiavi? 

È stato il tema della lezione sul progresso organizzata dalla Fondazione Telecom al teatro Palladium di Roma.

In futuro avremo a che fare con robot umanoidi e quindi sempre più simili a noi umani? È la domanda a cui hanno cercato di rispondere i tre ingegneri sul palco: Giorgio Metta, direttore dell’iCub Facility dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova e il cantante Elio, coordinati da Natasha Stefanenko.

Giorgio Metta ha illustrato il progetto iCub, il robot bambino che si muove come un umano costruito dall’Istituto italiano di tecnologia e ha concluso con una certezza: nel prossimo futuro giungeranno nelle nostre case robot a nostra immagine e somiglianza. “Arriveranno tra di noi: piano piano”. Metta ha messo in evidenza anche l’utilità dei robot nella riabilitazione e non escluso che si possano riprodurre le emozioni.

icubGrabPuppet

Elio ha parlato della sua esperienza con i robot citando “Rock’n’roll robot”, Stars Wars, Blade Runner e il gruppo elettronico tedesco Kraftwerk inscenando il modo di ballare negli anni ’80: “Prima imitavamo il ballo robotico” (vedi video sotto).  Inoltre ha raccontato di un suo amico che si esibisce al pianoforte con un robot. La differenza è che nell’esecuzione manca l’anima, l’emozione, secondo Elio. In più occasioni, tra le risate del pubblico, ha posto l’interrogativo sul legame tra sesso e robot.

 

Scene da Blade Runner: