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Il Papa nel regno dei narcos: “Gesù non ci inviterebbe mai ad essere sicari”

Il Papa in Messico ha implorato i giovani delle gang che infestano le città a respingere il richiamo facile di macchine e denaro offerte dai narcotrafficanti. 

In particolare si è rivolto ai giovani protagonisti delle guerre tra bande per il commercio della metanfetamina, nello stato occidentale di Michoacan: “È una menzogna credere che l’unico modo di vivere, o di essere giovani, è quello di affidarsi ai trafficanti di droga o ad altri che non hanno altro obiettivo che seminare distruzione e morte”, ha detto Papa Francesco ai giovani nel raduno allo stadio di Morelia, la capitale del Michoacan. “Gesù non ci chiederebbe mai di essere dei sicari”, ha detto il papa. “Non ci manderebbe mai incontro alla morte.”

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Più di 100.000 persone sono state uccise nella guerra della droga in Messico negli ultimi dieci anni: bande rivali che combattono per il controllo del territorio e il contrabbando verso gli Stati Uniti.

Francesco, il primo papa latinoamericano, sta viaggiando nelle parti più poveri e violente del Messico per portare un messaggio di speranza a milioni di persone emarginate.

“È difficile sentire benessere in una nazione quando non ci sono opportunità per il lavoro dignitoso, senza possibilità di studio o di avanzamento, quando si sente che i diritti vengono calpestati, e questo vi spinge poi a situazioni estreme“, ha sottolineato ancora Bergoglio.

by Newsweek