La serie Gomorra e alcuni passaggi spiegati meglio da Genny
La serie Gomorra è tornata. Spietata più che mai.
Diversi spettatori sulla pagina facebook della serie tv hanno sollevato perplessità su alcuni passaggi della seconda puntata. Tuttavia ci ha pensato Salvatore Esposito (Genny) su facebook a renderli più chiari.
Li ripropongo qui. “Capisco che #Gomorra2 è una serie difficile e complessa in cui i personaggi non essendo banali hanno una costruzione psicologica diversa da quella a cui siamo abituati , cercate di andare oltre quella che è l’apparenza
-Genny non era in coma, era in condizioni disperate
-Bastano un paio di mesi per ristabilirsi completamente da un trauma del genere, anche fisicamente. E poi per esigenze di copione ho dovuto mettere circa 7 Kg di massa muscolare per lasciar trasparire uno strapotere fisico rispetto ai suoi avversari
-Genny anche nella prima stagione è stato in Honduras, adesso lavora in Honduras e quindi deve conoscere per forza la lingua
-Genny è diventato il Broker della droga per i cartelli dell’Honduras in Europa . Tutto passa per lui”.
Per il resto la serie spacca e lo sguardo abominevole di Fortunato Cerlino (Pietro Savastano) è l’emblema di una nuova spietata stagione. “Ci sono delle scelte che fanno i protagonisti inimmaginabili, – ha così commentato Roberto Saviano, autore del libro Gomorra, che compie 10 anni, – contro ogni forma di sentimento e di emozione, perché l’obiettivo è la salvaguardia del potere”.
Significative a proposito le frasi di Ciro di Marzio: “Stamm in cima” e Pietro Savastano: “Ce ripigliammo tutt’ chell’ che è ‘o nostro”.
Da stamattina è tutto un:
“Ve poss’ assicurà na’ cosa: Ce ripigliammo tutt’ chell’ che è ‘o nostro.”#Gomorra2 pic.twitter.com/HfImiB9XqR— The JackaL (@_the_jackal) 11 maggio 2016