The Universal

Scoprire il mondo con nuovi occhi.

Ennio Morricone: “Non conosco i nomi dei musicisti pop. La musica pop è standardizzata”

Sto crescendo sempre più ansioso. Anche se ora sono sempre più sicuro di me stesso, il mio bisogno di fare sempre meglio e di migliorarmi è più forte. Devo sembrare molto preoccupato la maggior parte del tempo e lo sono. Il mio lavoro comporta grande responsabilità.

La mia infanzia è stata difficile. Sono cresciuto a Roma durante la seconda guerra mondiale. All’inizio la città fu occupata dai tedeschi, poi arrivarono gli Alleati. A volte non avevamo abbastanza da mangiare. Dopo la fine della guerra, ho scoperto tutte le cose terribili che erano accadute altrove e mi sono sentito abbastanza fortunato.

Sono felice di aver vinto un Oscar, finalmente. Tarantino non mi ha mostrato il film quando mi ha chiesto di scrivere la musica per The Hateful Eight – mi aveva solo inviato la traduzione italiana dello script. Mi è piaciuto, anche a mia moglie, così ho detto di sì.

Incontrare mia moglie Maria, e sposarla, è stato il momento più romantico della mia vita. Era un’amica di una delle mie sorelle. Siamo sposati da 60 anni. Quando avevo 40 anni, le ho detto che avrei smesso di comporre musica per film e dedicare il mio tempo a quello che io chiamo la mia “musica assoluta”. L’ho detto di nuovo a 50, 60, 70 e 80. Forse quando arrivo ai 90, mi fermo.

Non mi piacciono i gatti. Mi piacciono i cavalli, alcune scimmie e i cani non troppo aggressivi. Avevo un meraviglioso gatto, e un giorno entrai in cucina ed era sul tavolo, aveva rovinato tutto il cibo che stavamo per mangiare. Ero così infastidito che l’ho portato a casa di un amico nel paese.

Sergio Leone non mi riconobbe in un primo momento. Siamo stati a scuola insieme per un anno quando eravamo molto giovani. Ma quando si è avvicinato e mi ha chiesto di scrivere la musica di “Per un pugno di dollari”, non sapeva che ero lo stesso Morricone che frequentava la scuola primaria. Dopo esserci riconosciuti, ho detto sì.

5906

La mia pizza preferita è la Napoletana: pomodori, mozzarella e pochissimi acciughe. Deve avere una base sottile.

Non conosco i nomi dei musicisti pop. La musica pop è standardizzata; è fatta per compiacere il più vasto pubblico possibile. Io ho anche composto per compiacere una larga audience, ma quando ascolti la mia musica, tu capisci che ho studiato e ho messo in pratica tutta la storia della composizione.

A volte mi dico: “No – non ho intenzione di farlo.” Lavorare con [il regista italiano] Pier Paolo Pasolini è stato magnifico, ma in un primo momento mi ha chiesto di adattare alcuni pezzi classici, invece di comporre musica originale. Ho rifiutato, e lui ha detto: “. Ok, puoi scrivere la musica che desideri, a patto che metti queste chiavi principali da qualche parte”.  È stata una specie di superstizione, così l’ho assecondato.

Mi sveglio molto presto, e vado a dormire presto. In una giornata tipica, comincio con alcuni esercizi, quindi leggo il giornale. Dalle 9 inizio a scrivere musica, e continuo fino all’ora di pranzo. Poi pranzo con mia moglie e chiacchiero con lei, per riprendere la scrittura fino al tardo pomeriggio.

Tutti devono morire. Non sono particolarmente impaurito di questo. Ciò che veramente mi spaventa è che se vado via prima di mia moglie, la lascerò sola, e viceversa. L’ideale sarebbe morire insieme.

(Traduzione da The Guardian)