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Call center, in sciopero i lavoratori dell’assistenza Apple

Hanno contratti da 3, 6 mesi, poi scatta l’anzianità e #ciaone. 

Si tratta di circa 450 lavoratori dei call center che gestiscono per conto di Apple in Italia e Francia i clienti che hanno problemi su Iphone e Ipad. Hanno tra i 35 e 55 anni, molti di loro approdano nei call center dopo aver perso un posto di lavoro, vengono assunti in affitto, dopo un periodo di formazione, da due agenzie Manpower e Obiettivo Lavoro e affidati a Teleperfomance, la multinazionale dei call center. Qui ricevono un contratto di somministrazione

A denunciare la situazione Felsa Cils e Nidil Cgil, che dopo un anno e mezzo di vertenza, hanno organizzato un presidio e indetto uno sciopero. Al centro della protesta il mancato rinnovo del contratto (ogni contratto dura in genere sei mesi) per non far mai maturare scatti di anzianità; il mancato riconoscimento dei livelli di inquadramento, la mancata concessione delle ferie e dei permessi previsti dal contratto, la formulazione dell’orario e il mancato versamento delle maggiorazioni dovute.

Il papa domenica scorsa ha rivolto un appello contro lo sfruttamento del lavoro: “Penso alla situazione precaria dei lavoratori italiani dei call center: auspico che su tutto prevalga sempre la dignità della persona umana e non gli interessi particolari”.

Una scena del film “Tutta la vita davanti” sulla situazione precaria dei lavoratori nei call center.

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