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Giornata contro la violenza sulle donne: le sagome bianche di San Lorenzo

Oggi è la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Il 24 novembre 2012, alla vigilia di questa data, un gruppo di donne ha realizzato un murale che riproduce 240 sagome bianche che si tengono per mano. Sono donne, vittime del femminicidio. L’opera d’arte sociale si trova in via dei Sardi, nel quartiere San Lorenzo a Roma, e circonda il muro del centro sportivo Benedetto XV. Oggi, nel 2015, il numero delle vittime di violenza è cresciuto.

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Tuttavia fatica a crescere la consapevolezza e il rispetto: ne è dimostrazione un episodio gravissimo ai danni di queste sagome che si è verificato poco tempo fa. “Oltre a disegni volgari e offensivi, – informa il sito Retake Roma-  le sagome erano state private dei cartellini indicanti i nomi e la data del decesso violento delle vittime. Domenica 11 gennaio 2015 i volontari di Retake Roma – insieme alla creatrice del murales Elisa Caracciolo – hanno preso in mano pennelli e vernice e riqualificato l’intero spazio cancellando le scritte, ripassando la vernice bianca delle silhouette, oltreché rimettendo a posto i cartellini sottratti negli scorsi due anni. Dal 2012 la tragedia dei femminicidio non si è fermata però e il numero di donne uccise è continuato ad aumentare. Per questo il prossimo appuntamento di riqualificazione del murales riguarderà la pitture di nuove sagome sul muro di proprietà dei Cavalieri dell’Ordine di Colombo. Per non dimenticare – ma soprattutto – per difendere la dignità di queste donne, anche in un murales”. 10923759_1015257925156540_7874163867764448507_n

L’opera cattura subito l’attenzione al passaggio. È facile rimanerne colpiti. La forza espressiva di quel muro è sconvolgente come può esserlo un monumento sulla Shoah. Un invito evidente alla riflessione.

Il 25 novembre è una data vitale per amplificare il dibattito su una questione che pretende di occupare un posto importante all’interno dell’agenda politica e non un semplice paragrafo inserito all’interno di una legge non propriamente ad hoc.

scarpe-rosseScarpe rosse, immobili e avvolte nel silenzio, sono diventate il simbolo di questa giornata. La marcia silenziosa delle calzature rosse è un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet: il progetto “Zapatos Rojos” nasce nel 2009 a Ciudad Juárez, nello stato del Chihuahua, conosciuta come la città che divora le sue figlie. Qui è nato il termine femminicidio. Qui, nella più totale impunità, vengono rapite, stuprate e assassinate dal 1993 centinaia e centinaia di donne.