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Il tuo gusto musicale dice molto della tua personalità

Gli artisti che ascolti possono rivelare una serie di informazioni sulla tua personalità e sul tuo modo di pensare.

Siamo esposti alla musica per quasi il 20% della nostra vita. Ma la gran parte della nostra esperienza musicale sembra un mistero. Perché alcuni pezzi ci fanno piangere, mentre altri ci fanno ballare?  Perché la musica che ci piace può irritare gli altri? E perché alcune persone sembrano avere una capacità naturale di riprodurre musica mentre altri hanno difficoltà a suonare? La scienza sta cominciando a dimostrare che queste differenze individuali non sono del tutto casuali, ma, in parte, dipendono dalla personalità delle persone.

In una ricerca è stato dimostrato che le preferenze musicali delle persone sono legate a tre filosofie di pensiero: quelli che hanno un forte interesse per i pensieri e le emozioni della gente; coloro che hanno un forte interesse nei modelli, sistemi e regole che governano il mondo. E poi c’è chi è classificato come “equilibrato”.
La ricerca degli ultimi dieci anni ha dimostrato che il 95% delle persone può essere inserita in uno di questi tre gruppi e ciò rivela il comportamento umano. Ad esempio, si può prevedere perché si studia matematica e scienze, o le facoltà umanistiche all’università. Per la prima volta, è stato dimostrato che si può prevedere anche il comportamento musicale.

Per studiare questo fenomeno, sono stati condotti diversi studi con più di 4.000 partecipanti. Sono stati raccolti dati relativi agli stili di pensiero di questi partecipanti ed è stato chiesto loro di ascoltare e indicare le preferenze per un massimo di 50 brani musicali, in rappresentanza di più generi. Attraverso questi studi, si è scoperto che quelli che rientravano nel primo gruppo preferivano la musica dolce, lenta, le emozioni tristi e la profondità emotiva, come la musica R & B, il rock morbido, e i generi cantautorali. Ad esempio, canzoni come “Come Away With Me” di Norah Jones o “Hallelujah” di Jeff Buckley.

Il secondo gruppo preferiva la musica più intensa, come l’hard rock, il punk e il metal. Ed inoltre musica ad alta profondità intellettuale e la complessità dei generi d’avanguardia. Ad esempio, “Etude op 65 n ° 3” di Alexander Scriabin. È importante sottolineare che coloro che rientrano nel tipo B, hanno la tendenza a preferire più generi musicali rispetto agli altri due tipi.

Nello studio più recente, pubblicato sul Journal of Research of Personality, è stato riscontrato che i tratti della personalità delle persone possono anche predire la loro abilità musicale, anche se nessuno di loro suona uno strumento. 7.000 partecipanti sono stati valutati in cinque dimensioni di personalità distinte: apertura, coscienziosità, estroversione, gradevolezza, e la stabilità nevroticismo/emotività. È stato chiesto loro di svolgere diversi compiti per misurare la loro capacità musicali, tra cui ricordare le melodie e individuarne i ritmi.

Si è così scoperto che, accanto alla formazione musicale, il tratto della personalità dell’apertura è stato il più forte pronostico di raffinatezza musicale. Le persone con questo tratto più pronunciato sono più fantasiose, hanno una vasta gamma di interessi, e sono aperti a nuovi modi di pensare e di cambiamenti nel loro ambiente. Coloro che hanno un punteggio più basso (e che quindi sono “chiuse”) sono persone più impostate, preferiscono la routine e il familiare, e tendono ad avere valori più convenzionali. Inoltre gli estroversi, che sono spesso più loquaci, hanno maggiori capacità canore.

Naturalmente questo si può applicare anche a persone che non hanno mai suonato uno strumento musicale; significa che ci sono persone che hanno un potenziale talento musicale, ma ne sono del tutto ignari.

Questi risultati ci dicono che dal gusto musicale di una persona e dalle capacità, possiamo dedurre tutta una serie di informazioni sulla loro personalità e il modo in cui pensano.
Questa ricerca dimostra che vi sono fattori indipendenti dalla nostra consapevolezza che modellano le nostre esperienze musicali.

Il team di psicologi che ha raggiunto questi risultati si augura che possano essere di aiuto per insegnanti, genitori e medici. Sulla base delle informazioni sulla personalità, gli educatori possono assicurarsi che i bambini con un potenziale talento musicali possano avere l’opportunità di imparare uno strumento musicale. I musicoterapisti possono utilizzare le informazioni nelle loro terapie con i clienti.

Inoltre l’aiuto potrebbe andare anche in direzione di bambini ed adulti autistici che hanno difficoltà di comunicazione, come è stato recentemente scritto sulla rivista empirica Musicology Review. E ancora persone che hanno problemi con le emozioni, che hanno avuto un trauma psicologico o un lutto. In effetti, i primi risultati del laboratorio hanno dimostrato che le persone che hanno sperimentato un evento traumatico nell’infanzia si impegnano nella musica in età adulta in modo diverso rispetto a chi non ha vissuto un trauma.

Se volete scoprire di più su abilità musicali, preferenze e personalità, ecco qui i test www.musicaluniverse.org

by The independent