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Unioni civili, il bacio tra Renzi e Verdini nel paese delle meraviglie di Crozza

Votando insieme le Unioni civili, ha vinto l’amore. 

Quello tra Denis Verdini e Matteo Renzi, secondo Maurizio Crozza, che ancora una volta è riuscito ad analizzare con coraggio le vicende che quotidianamente coinvolgono i palazzi del potere. In particolare l’aula del Senato, protagonista dell’ultima votazione che ha portato all’approvazione del Disegno di legge Cirinnà (dal nome della senatrice del Pd che ha presentato il Ddl) sulle Unioni civili senza la stepchild adoption (un istituto giuridico che consente al figlio di essere adottato dal partner del proprio genitore).

Crozza mette in mostra l’ex senatore di Forza Italia che gira tra i banchi del senato come il padrone di casa, chiacchiera, saluta, dà pacche sulle spalle, corrompe, raccomanda. E alla fine azzecca anche la previsione sul voto della legge in senato. Un caso? Nel corso della scenetta un paio di volte vengono pronunciate le parole loggia e massoneria. Un ulteriore indizio? Infine, dopo una giornata così “affaccendata”, Verdini torna a casa e trova il premier a letto. “Ciao tesoro, certo che tu sei un genio: non volevi la stepchild adoption, sei riuscito a sfilarla dalla Cirinnà dando la colpa ai Cinque Stelle. Un capolavoro!”. Risponde Renzi: “Così tutti i ricchioni saranno incazzati con Grillo”.

Ci è andato giù pesante? O ha semplicemente dato una lettura diversa da quella a cui ci hanno abituato e dalla quale siamo ormai assuefatti?