The Universal

Scoprire il mondo con nuovi occhi.

Un anno prima di Giulio Regeni la morte di Shaimaa: ieri annullata la condanna del poliziotto che la uccise

Un anno fa, un anno prima della morte di Giulio Regeni, in piazza Tahrir in Egitto è stata uccisa Shaimaa el-Sabbagh.

Ieri la corte d’appello ha ribaltato il primo verdetto che condannava il poliziotto ritenuto colpevole dell’omicidio ad una pena detentiva di 15 anni.  Il giudice ha ordinato un nuovo processo per Yaseen Mohamed Hatem.

Tutto ciò accade in un momento delicato per l’Egitto e il suo governo, un paese sotto accusa perché avrebbe giocato un ruolo, attraverso le sue forze di sicurezza, nella scomparsa ed uccisione barbara di Giulio Regeni il 25 gennaio scorso. 

L’attivista e poetessa egiziana è morta un anno prima della scomparsa del nostro Giulio, nel giorno dell’anniversario della manifestazioni che hanno decretato la fine del regime di Mubarack nel 2011.

Il 24 gennaio 2015, Shaimaa, 31 anni, mamma di un bambino, aveva preso parte ad una piccola marcia per deporre una corona in piazza Tahrir per ricordare le vittime delle proteste del 2011. La polizia ha cercato di disperdere i manifestanti. Shaima è morta tra le braccia di un amico con il sangue che le scorreva sul viso.

03egypt-web-master675

Le fotografie che si sono diffuse successivamente all’omicidio, hanno costretto il presidente Abdel Fattah el-Sisi ad identificare il colpevole.

Da quando l’esercito egiziano ha rimosso dalla carica il presidente Mohamed Morsi nel 2013, il governo ha approvato una legge che vieta le dimostrazioni. Nei fatti le reprime violentemente se considerate non autorizzate.

by Nyt