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Texas, ammesse armi in classe. Nel 1966 la prima strage in un college

È vietato vietare il porto d’armi in classe. 

Non è uno scherzo. È il Texas. Lo Stato federale Usa ha adottato un disegno di legge il 17 febbraio scorso, approvando le argomentazioni delle lobby pro armi, le quali sostengono che i recenti episodi verificatesi nelle scuole degli Stati Uniti si sarebbero potuti evitare se gli studenti fossero stati in grado di replicare. In poche parole: se gli studenti avessero avuto un’arma. 

texas

L’Università del Texas ad Austin, una delle più grandi del paese, con 50.000 studenti, ha dovuto rimuovere il divieto di trasportare armi dal suo regolamento, con grande dispiacere del suo preside, Gregory Fenves: “La presenza di pistole in un istituto di istruzione superiore è in contrasto con la nostra missione di educazione e ricerca. Tuttavia, in qualità di preside, ho l’obbligo di applicare la legge”.

Le università private, così come gli eventi sportivi, mense universitarie, infermerie, alcuni laboratori e residenze universitarie non sono interessati dal disegno di legge e possono continuare a vietare le armi.
Molti membri della facoltà, del personale, studenti e genitori si sono mobilitati, con petizioni e manifestazioni per tenere le armi fuori dal campus. Alcuni hanno anche minacciato di abbandonare il lavoro se avessero consentito di portare armi. Invano.

L’Università del Texas, nel 1966, è stato il teatro della prima strage di massa in un college universitario del paese. Un ex marine, Charles Whitman, ha ucciso quattordici persone e ne ha ferito trentuno.

by Le Monde