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L’amore ci farà a pezzi: 36 anni senza Ian Curtis. Le più belle canzoni dei Joy Division

Sono trascorsi 36 anni dalla morte di Ian Curtis, leader dei Joy Division

Intere generazioni si sono ispirate alla musica e allo spirito di quest’artista schivo e malinconico. La sua natura dark, i suoi modi di ballare ipnotici, resteranno per sempre impressi nella memoria collettiva.

Grazie alla sua sensibilità artistica Ian Curtis ha dato vita a canzoni tra più belle della storia, come Love will tear us apart (L’amore ci farà a pezzi) per citarne una tra le più conosciute. Per non parlare di Trasmission  (Dance, dance, dance, dance, dance, to the radio), Atmosphere e via dicendo.

L’album Unknown Pleasures è la consacrazione della band. Closer, registrato negli ultimi giorni di vita,  è straziante. “Ian ha creato una meravigliosa testimonianza di come si sentiva al momento: impaurito ma potente”, affermò in seguito il bassista Peter Hook.

Ian Curtis è stato uno dei fondatori dei Joy Division, band di Manchester che alla sua morte si tramuta in New Order.

Nasce a Stretford, un sobborgo di Manchester, il 15 luglio 1956, ma cresce a Macclesfield. Ian è appassionato di storia, arte, letteratura e musica. È affascinato dalla decadenza romantica dei poeti ottocenteschi, da Jim Morrison, David Bowie, i Sex Pistols e dalla musica punk.  Soffre di epilessia e questa malattia lo tormenterà fino alla fine. Si sposa con Debbie: lui ha 19 anni, le 18. Hanno una figlia, Nathalie.

Muore suicida a soli 23 anni, il 18 maggio 1980, alla vigilia del primo tour statunitense, nella sua casa situata al numero 77 di Barton Street a Macclesfield. Aveva appena visto il film La ballata di Stroszek di Werner Herzog e ascoltato l’album The Idiot di Iggy Pop.