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“In principio era la relazione”. La vacuità dei rapporti virtuali

“In principio era la relazione”, diceva il pedagogista Martin Buber. E ancora: “Ogni vita vera è incontro”. “La relazione è reciprocità”, sosteneva.

Ma cosa sono diventate oggi le relazioni?

Noi siamo essere spirituali calati in una dimensione materiale.

Oggi viviamo in un’epoca di materialità ossessiva, di rapporti usa e getta: rimuovi, blocca, accetta l’amicizia di quello e di quell’altro, segui, metti  mi piace.  Viviamo incollati ad un dispositivo, il cellulare, che è diventato quasi il nostro unico interlocutore, coccolato e ricoperto di troppe e spropositate attenzioni dalle prime ore del mattino alla sera prima di addormentarci.

Le relazioni sono sempre più liquide, non solide, come diceva Bauman.

Viviamo in una società liquida fatta di rapporti sempre più effimeri, vacui, virtuali, in cui la rete rimpiazza la comunità vera, l’identità diventa virtuale e in cui non servono spiccate abilità sociali; d’altronde queste si sviluppano per strada, nell’incontro con l’altro, nel contatto umano, vero.

Per paura della solitudine abbiamo bisogno di tanti amici per sentirci vivi. Ci aggrappiamo alla collettività per sfuggire alle responsabilità della vita.

Ci rifugiamo nella socialità virtuale aggiornando un profilo che non rispecchia la nostra unicità di individuo, il proprio essere unico ed irripetibile, la propria identità.  C’è un sostituto virtuale che ha urgenza di apparire.

D’altra parte ci illudiamo di vivere in una comunità vera, quando l’unico suono che vogliano sentire è solo ed unicamente l’eco della nostra voce. C’è infatti una forma di negazione del rapporto con l’altro e di alienazione. Ci alimentiamo del nostro ego e della nostra vanità. Ci sentiamo più social, ma in realtà si avverte la totale mancanza di relazionalità. Tutto è delegato al virtuale, non ci assumiamo la responsabilità di vivere.

Che fine fanno quindi le relazioni autentiche? Vanificano sempre più.

Quanto detto fino ad ora non è una condanna alle nuove opportunità di incontro sui social, ma è un invito alla riflessione critica e alla ricerca dell’autenticità dei rapporti tra persone, tra esseri umani, affinché sia considerato necessario un intervento educativo adeguato.

relazioni umane

“Quando manca la qualità, si cerca rifugio nella quantità. Quando non c’è niente che duri, è la rapidità del cambiamento che può redimerti”. Z. Bauman

Luigi Sorrentino
www.luigisorrentino.it