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Percorre 2400 km e paga 990 euro per salvare 100 cani al festival-massacro di Yulin

Una donna cinese ha percorso 2400 km, spendendo più di 990 euro per salvare 100 cani da una morte certa e crudele.

Quella  che coinvolge oltre 10 mila cani, macellati e consumati durante la festa che celebra il solstizio d’estate a Yulin, una città nel sud della Cina. Una tradizione orribile e controversa, che, tuttavia, non è sostenuta da tutti i cinesi.

Yang Xiaoyun, 63 anni,  insegnante in pensione, gestisce un ricovero per animali a Tianjin, con più di 200 gatti e 1000 cani. Per fermare quest’assurda atrocità l’attivista cinese ha pagato i commercianti di carne, senza contrattare con loro sul prezzo per paura che potessero capire le sue intenzioni di salvataggio. Perché sono molti in Cina a mettere in dubbio e criticare le sue buone intenzioni. Ma Yang continua ad andare avanti a testa alta, nonostante le difficoltà: non è facile salvare gli animali randagi in Cina. Oltretutto il suo rifugio conta solo dell’aiuto di volontari.

Il Festival di Yulin, tenutasi il 20 giugno, ha attirato le ire della comunità internazionale. Gli attivisti in Cina hanno accusato gli organizzatori del festival di tortura.

Qui per firmare la petizione e per le informazioni sulle donazioni alla casa comune di Yang: Aiutiamo Yang!

 cani macellati in cina

donna cinese salva i cani 2

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