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Lo sciopero generale di venerdì 18 marzo: informazioni e motivi della protesta

Contro la politica economica del governo Renzi e dell’Unione Europea, contro il Jobs Act e altre misure per il mercato del lavoro, contro l’abolizione dell’articolo 18, nonché contro il blocco dei contratti pubblici e privati, l’aziendalizzazione della contrattazione e l’individualizzazione del rapporto di lavoro, contro le privatizzazioni, le grandi opere dannose e la distruzione del territorio.

Queste le motivazioni alla base dello sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private di domani, venerdì 18 marzo, indetto dalla Confederazione sindacale Cub, dall’Associazione sindacale Si-Cobas, dall’Unione sindacale Usi-Ait, con adesione dell’Associazione sindacale Sgb.

Lo sciopero generale partirà dalle ore 21 di oggi e proseguirà fino alle ore 21 di domani.  Lo stop riguarderà il trasporto nazionale (Italo, Trenord, Trenitalia) e locale: autobus, tram, metropolitane, tram e filobus.

Lo sciopero sulla rete Atac di Roma sarà di quattro ore, dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Durante lo sciopero indetto dalle organizzazioni Orsa, Cambia-Menti M410 e Cub, quindi, non sarà garantito il servizio sulla rete Atac (bus, filobus, tram, linee metropolitane A-B-C, ferrovie regionali Termini-Centocelle, Roma-Civitacastelana-Viterbo e Roma-Lido, biglietterie).

A Milano l’agitazione per SI COBAS e CUB Trasporti è prevista, per le linee di superficie, dalle 8,45 alle 15,00 e dalle 18,00 al termine del servizio e, per le metropolitane, dalle 18 al termine del servizio. Per SGB dalle 18,00 alle 22,00.

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