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Serie tv: Mr Robot, l’hacker che vuole cambiare il mondo

Mr Robot è una serie tv intrigante, provocatoria e profonda.

La serie rivelazione Usa, che ancora non sappiamo quando arriverà in Italia, è una storia cyber-thriller di grande attualità.
Quando nella nona puntata affiora la versione piano di Where is my mind dei Pixies di Maxence Cyrin, il riferimento a Fight Club è evidente e da brividi. È lì che hai la certezza di essere di fronte a qualcosa di immenso.

Tuttavia, mentre Chuck Palahniuk quando scriveva Fight Club non sapeva ancora chi fosse Zuckerberg e la generazione “Mi piace”, qui siamo nel pieno di una rivoluzione tecnologica in cui l’ira anticapitalista non è solo rivolta a Starbucks ma anche al controllo della nostra vita, ad un mondo in cui gli essere umani, con le loro storie, le loro foto, le loro condivisioni, sono diventati un prodotto da vendere, una merce di scambio on line. Nonostante la sbavature nel corso degli episodi, Mr Robot ha tanto da raccontarti, ha tanto da darti, contenuti su cui oggi, nell’era dei social network e di una privacy così labile, vale la pena riflettere e discutere. La storia di Elliot, che fa un po’ pensare allo Snowden dei giorni nostri, è quella di un hacker sensibile, ma anche paranoico, anti sociale e anti sistema, che rifiuta di avere un profilo facebook, sfugge ai contatti sociali e combatte la finzione del mondo moderno. Elliot è una sorta di giustiziere informatico che viene reclutato da Mr. Robot ed introdotto in un gruppo di hacktivisti conosciuti con il nome di fsociety (f come f*ck). “C’è una cospirazione là fuori. Un gruppo di uomini potenti sta governando il mondo in segreto. Persone che nessuno conosce, invisibili a tutti. L’1% dell’1%, quelli che giocano ad essere Dio senza alcun permesso. E ora credo mi stiano seguendo”. È la premessa del primo episodio. Quello che viene dopo è imperdibile. E allora non ci resta che unirci a Elliot per cambiare il mondo.
Join the revolution!

Guarda il trailer di Mr Robot

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