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Una chiesa del 16° secolo è riemersa dalle acque del Messico

Una chiesa del 16° secolo, conosciuta come il tempio di Santiago, è riemersa nel sud del Messico.

L’edificio religioso, che ha 400 anni di età, è riaffiorato a causa della siccità che ha ridotto i livelli di acqua del bacino del fiume Grijalva di 25 metri.

Oggi, i pescatori traghettano i visitatori alle rovine, che sono state sommerse nel 1966, quando è stata completata la diga. L’architetto Carlos Navarrete, che con le  autorità ha lavorato sulla relazione dell’edificio, ha dichiarato: “La chiesa fu abbandonata a causa alle grandi piaghe dal 1773 al 1776. “

La chiesa è legata ad un personaggio famoso della storia spagnola, il frate Bartolomé de las Casas, arrivato a Quechala a metà del 16 ° secolo con un gruppo di monaci che costruirono la struttura. Bartolomé de las Casas è stato il primo vescovo del Chiapas e inizialmente sostenne la colonizzazione e la sottomissione degli indiani nativi della regione. Negli anni successivi ha combattuto fortemente per l’abolizione della schiavitù.

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