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Cambiamento climatico: innalzamento dei mari presagio di un futuro catastrofico causato dall’uomo. Mai così veloce in 2800 anni!

Le inondazioni sono in gran parte conseguenza dei gas serra provenienti da attività umana. E il problema peggiorerà nei prossimi decenni. La denuncia arriva implacabile dalla comunità scientifica. 
Tali emissioni, principalmente derivanti dalla combustione di combustibili fossili, stanno causando l’innalzamento del livello del mare ad un ritmo più veloce dai tempi della fondazione dell’antica Roma, secondo gli scienziati, i quali hanno aggiunto che, in assenza di emissioni umane, la superficie dell’oceano non sarebbe così in aumento.
Le inondazioni, sempre più frequenti, sono solo un presagio precoce dei danni futuri che giungeranno, spiega la ricerca in questione.

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“Non è la marea. Non è il vento. Siamo noi. Questa è la verità per la maggior parte delle inondazioni costiere di cui abbiamo esperienza”. È quanto sottolinea Benjamin H. Strauss, l’autore principale di uno dei due studi pubblicati lunedì. Nel secondo studio, gli scienziati hanno ricostruito il livello del mare nel corso del tempo e hanno confermato che probabilmente l’aumento sarà il più veloce di sempre negli ultimi 2800 anni. In gran parte, gli scienziati hanno trovato la causa umana in queste emissioni. Hanno confermato anche le previsioni precedenti: se le emissioni dovessero continuare ad un ritmo elevato nel corso dei prossimi decenni, l’oceano potrebbe salire fino a tre o quattro piedi entro il 2100.

Gli esperti dicono che la situazione potrebbe peggiorare e nel XXII secolo e oltre, probabilmente si dovranno abbandonare molte città costiere. Il clima stabile, in cui l’umanità è prosperata per migliaia di anni,  pare volgere al termine.
“Penso che possiamo essere sicuri che l’innalzamento del livello del mare sia destinato a continuare ad accelerare in presenza di un ulteriore riscaldamento, che inevitabilmente ci sarà”, ha dichiarato Stefan Rahmstorf, professore di fisica dell’Oceano  all’Istituto  per la ricerca sull’impatto climatico di Potsdam, in Germania, e co-autore di una delle pubblicazioni sulla rivista americana, Proceedings of the National Academy of Sciences.

By Nyt