Sara Barroccu ha un’amica inseparabile, la sua stampante 3D.
Da quando l’ha comprata nel 2013 le si è aperto un mondo e ha cambiato vita, abitudini e soprattutto ha cambiato lavoro. Già, perché Sara ha lasciato la professione di architetto per dedicarsi alla realizzazione di gioielli stampati in 3D.
La sua storia è singolare, come la sua terra, la Sardegna, con la quale ha un legame profondo: Sara, 32 anni, cresciuta tra il mare di Olbia e la campagna gallurese, comincia a coltivare la passione per l’arte anche grazie alla sensibilità dei suoi genitori, che sin da piccola la portano alla scoperta di un paese ricco di grandi bellezze. Dopo gli studi classici, decide di inseguire il sogno della laurea in architettura a Roma. Qui si trasferisce e inizia poi a lavorare nel settore. Tuttavia ad un certo punto decide di cambiare strada o meglio di intraprendere la sua, quella che la fa sentire libera e appagata. Si dedica quindi alla tecnologia di stampa 3D e alle sue meravigliose creature digitali.
Sara, infatti, sforna originali gioielli: orecchini, anelli, bracciali, collane, dai colori vivaci e dalle forme particolari. Con il suo progetto Barsa Design ha vinto il DesignWinMake 3D Edition che, nell’edizione dedicata alla stampa 3D, ha premiato l’originalità e l’innovazione della sua collezione di bijoux.
“È proprio il legame ancestrale con la natura e con la mia terra,- spiega Sara– insieme alla passione per l’arte e per l’architettura, in cui sono immersa nella mia città di adozione, Roma, che ha dato sfogo al mio progetto di gioielleria 3d. Disegnare gioielli è trasferire l’architettura nel modello reale. Le conoscenze accumulate con i miei studi, hanno rappresentato delle solide basi per supportare il mio lato creativo”.
Sara cura quotidianamente tutto il processo produttivo che c’è intorno a Barsa design: le idee, la loro applicazione, la stampa, la finitura manuale, da una parte; e le proposte commerciali, il contatto con i fornitori, la giusta e conforme selezione dei materiali, le fiere, gli eventi, dall’altra. “Una gestione completa implica tanto tempo e la dovuta attenzione. Al di fuori di questo sono Sara Barroccu. Amo vivere tutto al 100% e godermi i piccoli piaceri che la vita ti può dare, dal rapporto con la natura, ad un incontro con una persona, dall’emozione di uno scorcio inaspettato, alla gioia di un bel piatto di spaghetti con le arselle (sono un amante del buon mangiare e del buon vino) tutto può essere fonte di ispirazione“.
Sara spiega in particolare cos’è la tecnologia di stampa 3D: “La stampa 3D è una tecnologia che ti permette di seguire la realizzazione di un prodotto in tutte le sue fasi, creando oggetti in cui si fondono inventiva, funzionalità, artigianalità e superando i limiti che le tecnologie tradizionali impongono alla fantasia. La possibilità di realizzare un modello reale soltanto attraverso il mio ingegno e la mia macchina, era qualcosa di rivoluzionario e fin da subito, ha suscitato in me un grande entusiasmo. Il poter dar vita ad un proprio progetto determinandone con passione tutti i vari sviluppi, mi ha spinto ad intraprendere questa nuova strada. Gli inizi non sono stati facili perché non c’erano riferimenti, riviste o manuali che potessero svelarmi i segreti per una buona qualità di stampa. Infatti sono stata la prima ragazza ad avere acquistato una stampante di un marchio italiano (sharebot), che ora è tra i più importanti in circolazione. La tenacia, gli esperimenti e l’esperienza mi hanno portato a raggiungere una buona definizione delle superfici, diventando cosi una vera e propria artigiana digitale. Nella progettazione si ritrovano le contaminazioni dell’architettura nelle sue geometrie e della natura nelle sue forme organiche e in continua mutazione“.
Troy sono orecchini a sospensione, composti da solidi platonici. Realizzati tramite tecnologia di stampa 3D, in ABS, sono lavorati e rifiniti a mano. Traggono ispirazione dall’elemento architettonico del bugnato, di cui l’Italia è ricca, nei prospetti dei palazzi storici.
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