Insegnare la comprensione umana secondo Morin
La condizione umana dovrebbe, secondo Edgar Morin, una delle figure più prestigiose della cultura contemporanea, essere oggetto essenziale di ogni insegnamento. Riconoscere l’unità e la complessità dell’essere umano e apprendere quindi cosa significa essere umano. É sorprendente, spiega Morin, che l’educazione sia cieca su ciò che è la conoscenza umana.
Morin parla di scuola della comprensione umana, perché il pianeta ha bisogno oggi più che mai di reciproche comprensioni, tra vicini e lontani, vitali affinché le relazioni umane escano dal loro barbaro stato di incomprensione. Questo deve essere il compito dell’educazione del futuro.
Ecco la missione spirituale dell’educazione: insegnare la comprensione fra gli umani è la condizione e la garanzia della solidarietà intellettuale e morale dell’umanità. L’altro non è soltanto percepito oggettivamente, è percepito come un altro soggetto con il quale ci si identifica e che viene indentificato con sé, un ego alter che diventa alter ego. Comprendere, dice Morin, comporta necessariamente un processo di empatia, di identificazione e di proiezione. “Sempre intersoggettiva, la comprensione richiede apertura, simpatia, generosità. Se sappiamo comprendere prima di condannare, saremo sulla via dell’umanizzazione delle relazioni”.